"Erano ville eleganti,lontane dalla strada,alcune appena visibili gietro la vegetazione che le circondava.Erano le case dell'alta società di Ceylon,che prospera sotto l'impero britannico grazie all'economia coloniale"Questo è il sobborgo di Cinnamon Gardens a Colombo ed è qui che,alla fine degli anni venti,si intrecciano le storie della giovane Annalukshmi e dello zio Balendran.
Annalukshmi,insegnante ambiziosa,intraprendente e ribelle,dovrebbe come primogenita sposarsi.Solo così consentirebbe alle due sorelle minori di fare altrettanto.Ma sposarsi significa per lei abbandonare l'insegnamento,sperare in un destino che le riservi un marito non troppo tiranno.La tranquilla vita coniugale di Balendran,invece,viene turbata dall'arrivo imprevisto di Richard,l'amante degli anni dell'università a Londra.Costretto dai fantasmi del passato a riprendere coscienza della propria omosessualità.Balendran deve affrontare il senso di colpa e il riaccendersi del lacerante conflitto con il padre,l'intransigente Navaratnam.Oppressi dalle convenzioni familiari i due protagonisti si dibattono tra le difficoltà ad accettare ruoli imposti dalla tradizione e la paura della ribellione,dell'avventura verso l'ignoto.
Sullo sfondo il percorso aspro di una nazione in cui convivono più popoli e più religioni;li echi delle prime agitazioni sindacali e del risveglio politico;un paese alla ricerca della propria identità storica e sociale di fronte ad un poere coloniale che sta allentando la sua morsa.
I GIARDINI DI CEYLON è un romanzo abbastanza avvincente soprattutto per la figura femminile di Annalukshim che prende coscienza della sua identità femminile e fa con coraggio le proprie scelte,scelte che per il luogo e per il periodo,gli anni venti,sono veramente coraggiose e da apprezzare.
Si legge molto bene,le vicende si susseguono fluide e una pagina tira l'altra.
BUONA LETTURA!
Annalukshmi,insegnante ambiziosa,intraprendente e ribelle,dovrebbe come primogenita sposarsi.Solo così consentirebbe alle due sorelle minori di fare altrettanto.Ma sposarsi significa per lei abbandonare l'insegnamento,sperare in un destino che le riservi un marito non troppo tiranno.La tranquilla vita coniugale di Balendran,invece,viene turbata dall'arrivo imprevisto di Richard,l'amante degli anni dell'università a Londra.Costretto dai fantasmi del passato a riprendere coscienza della propria omosessualità.Balendran deve affrontare il senso di colpa e il riaccendersi del lacerante conflitto con il padre,l'intransigente Navaratnam.Oppressi dalle convenzioni familiari i due protagonisti si dibattono tra le difficoltà ad accettare ruoli imposti dalla tradizione e la paura della ribellione,dell'avventura verso l'ignoto.
Sullo sfondo il percorso aspro di una nazione in cui convivono più popoli e più religioni;li echi delle prime agitazioni sindacali e del risveglio politico;un paese alla ricerca della propria identità storica e sociale di fronte ad un poere coloniale che sta allentando la sua morsa.
I GIARDINI DI CEYLON è un romanzo abbastanza avvincente soprattutto per la figura femminile di Annalukshim che prende coscienza della sua identità femminile e fa con coraggio le proprie scelte,scelte che per il luogo e per il periodo,gli anni venti,sono veramente coraggiose e da apprezzare.
Si legge molto bene,le vicende si susseguono fluide e una pagina tira l'altra.
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