CANNELLONI AGLI ZUCCHINI E IL LIBRO CHE HO LETTO

Ancora una ricetta con gli zucchini ma che devo fare,in qualche modo devo smaltire la grande produzione dell'orto.
Questa volta vi propongo i CANNELLONI .Li ho cucinati la scorsa domenica e devo dire che sonoo venuti benissimo.Non li avevo mai fatti ma penso che li farò di nuovo perchè sono riusciti bene.Il gusto è fresco come fresca è questa primavera così bagnata ma così verdeggiante.

CANNELLLONI AGLI ZUCCHINI

INGREDIENTI per 4 persone:12 cannelloni (io uso quelli che non necessitano di precottura)
400 gr di besciamella
salsa di pomodoro
200 gr di ricotta
4 zucchini
2 uova
parmigiano grattugiato
un po' di burro
poco olio
dado granulare
basilico
ESECUZIONE:Spuntare le zucchine,lavarle e grattugiarle a julienne.Far scaldare poco olio in una padella e mettervi le zucchine e far asciugare aggiungendo un po' di dado granulare e prima di togliere dal fuoco aggiungere qualche fogliolina di basilico.Far intiepidire e mettere in una ciotola aggiungendovi la ricotta,mescolare ed aggiungere anche le uova.Con il composto ottenuto riemoire i cannelloni aiutandovi con una sacca da pasticcere.
Ungere una teglia e disporvi i cannelloni in un solo strato e versare sopra la besciamella.Sopra tutto aggiungere della salsa di pomodoro.Io la preparo nel microonde mettendo in un contenitore adatto dei pomodori pelati schiacciati con una forchetta,un filo d'olio,poco dado e uno spicchio d'aglio tritato.
Inforno e cuocio a piena potenza per 15 minuti circa.
Sopra la salsa spolverare abbondante parmigiano grattugiato e mettere anche dei fiocchetti di burro.
Cuocere in forno tradizionale a 180° per 30 minuti circa.

Voglio anche parlarvi dell'ultimo libro che ho letto.

IL MAGO DEL VENTO di Vauro Senesi
Mentre i bagliori dei bombardamenti punteggiano il cielo di Baghdad,un giovane uomo cammina sui tetti a terrazza della città.Nessuna voce,nessun rumore se non quello dei tuoni sordi che rimpombano intermittenti sullo sfondo della scena.L'uono avanza nel nulla come un miraggio,poi con la mano afferra un lungo bastone celato dietro a un muretto.Non appena lo alza,decine di piccioni spuntano dal niente nel cielo e iniziano a danzare attorno a quel bastone,al ritmo di una musica che nessun altro può sentire.
Fahim,questo è il nome del giovane uomo.A un tratto si ferma e guarda il cielo ed una piccola piuma scende svolazzando e lui apre la mano per raccoglierla.Un gesto semplice che lo riporta indietro a quando era bambino.Al giorno in cui suo fratello Ali gli ha regalato una fionda fatta con le sue mani,per sottrarlo ai suoi sogni ad occhi aperti.Quello è il giorno in cui tutto è cambiato.Un piccolo dramma in mezzo a quelli grandi della sua terra,un eventoche ha trasformato per sempre la sua vita e quella della sua famiglia.
Sullo sfondo alla storia di Fahim il dramma insensato della guerra e le tradizioni mistiche sufi.

Vauro è un giornalista e vignettista satirico che ha effettuato diversi reportage dall'Afghanistan,dalla Palestina,dalla Sierra Leone,dal Sudan dall'Iraq.E' in uno di questi viaggi che ha incontrato il personaggio che ha dato vita a questo romanzo.

Più che un romanzo oserei dire che è una novella del nostro tempo,da leggere assolutamente.Un libro che parla di guerra anche se questa non è vissuta in prima persona ma che anche se sullo sfondo si staglia in tutta la sua crudezza e assurda tragicità.
Può essere letto da tutti sia dagli adulti che dai ragazzi.