sabato 30 novembre 2013

PROFUMI DI STAGIONE

Ho ripreso in questi giorni le mie camminate salutari.Io non sono amante delle stagioni fredde ma devo dire che guardandomi attorno ho visto un paesaggio autunnale molto suggestivo.
Molti quando passeggiano ascoltano musica mentre io difficilmente ho gli orecchi occupati dagli auricolari perchè mi piace ascoltare i rumori della natura che mi circonda visto che normalmente cammino in aperta campagna lontano dal rumore delle macchine che passano.
Questo mi rilassa moltissimo ed ascolto volentieri il cinguettio degli uccellini o l'abbaiare di un cane o il vocio delle persone che si incontrano o che lavorano insieme negli orti e nei campi.
In questi ultimi giorni mi sono anche divertita ad annusare,ad "ascoltare" gli odori che incontro lungo la mia passeggiata.

L'aria si è fatta frizzante,quasi gelata e in questa settimana è stata mossa incessantemente dal vento di tramontana ed è intrisa di odori che annunciano già l'inverno.Arriva preciso l'odore di fumo dei camini delle case e sa di cose buone,di tepore,è accogliente perchè sa di famiglia,di rifugio sicuro.Questo nel pomeriggio si mescola al fumo dei fuochi accesi nei campi o negli orti dove si bruciano le potature delle piante ed allora arriva l'odore dell'alloro e di altri legni odorosi come quello della vite e dell'olivo.


Quando passo vicino agli oliveti,che in questo periodo sono in piena attività,il mio naso percepisce un odore forte e acre  di olive,di olio ed allora la mia mente ritorna a moti anni fa quando la sera,nel dopo cena si pulivano dalle foglie le olive raccolte durante la giornata.Mio padre faceva l'agricoltore,il contadino e nella mia famiglia,una volta liberata la tavola dagli avanzi della cena,si stendeva un grande telo sopra il tavolo e vi si rovesciavano le olive e tutti insieme ci sedevamo intorno e chiacchierando si "pulivano le olive" per poi portarle al frantoio.Si parlava degli avvenimenti della giornata,del tempo,della scuola di noi ragazze e del lavori svolti e si rideva delle cose più curiose, ma nel periodo dei morti si recitava il rosario guidato da mia nonna Nella. Il tutto con in sottofondo il rumore confortante della stufa a legna e il giovedì guardavamo la televisione perchè c'era " Rischiatutto" e per niente al mondo potevamo perderlo.


Continuando a camminare osservo che gli alberi sono ormai spogli e che in terra le foglie hanno formato un tappeto colorato: l'erba si è colorata di rosso,marrone e arancione e giallo e in alcuni punti più umidi le foglie cadute stanno già marcendo ed allora il mio naso accoglie un profumo di muffa che quasi toglie il fiato ma che fa presagire il meglio visto che così il terreno sarà bello fertile nella primavera che più tardi senz'altro arriverà.
Anche nelle nostre case i profumi sono cambiati ed anche la nostre pietanze accogliono i prodotti dell'inverno ed è infatti  una verdura tipicamente invernale come il broccolo la protagonista della ricetta che voglio presentarvi ora.



SPAGHETTI BROCCOLI E TONNO

INGREDIENTI : 320 gr di spaghetti
broccoli
120 gr di tonno
mezza cipolla
1 spicchio d'aglio
olio evo
peperoncino
dado vegetale

ESECUZIONE: pulire bene i broccoli e tagliarli a pezzi molto piccoli.In una padella mettere assai olio e l'aglio tritato insieme al peperoncino e alla cipolla,far soffriggere ed aggiungere i broccoli,mescolare per insaporire ed aggiungere uno o due mestoli di acqua calda,salare con del dado vegetale e lasciar restringe a fuoco medio.Quando l'acqua è quasi tutta consumata aggiungere il tonno scolato e spezzettato,mescolare e finire di cuocere.Nel frattempo avrete buttato gli spaghetti e una volta cotti,scolateli ed aggiungeteli nella padella insieme al sugo di broccoli,mescolare bene e servire in tavola.



Ecco fatto,in questo modo potremo assaporare con gusto tutto il buono che questa stagione ci porta. E ascoltiamoci anche una bellissima canzone ...




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domenica 17 novembre 2013

NON TUTTE LE CIAMBELLE RIESCONO COL BUCO


Il Bensone è un dolce di origine modenese,forse il più antico,di forma ovale.
Ottimo per la colazione ma buono anche come fine pasto.


Ai miei familiari è piaciuto molto anche se erano un po' scettici perché pensavano fosse un'altra mattonata delle mie.
Eh si,non tutte le ciambelle riescono col buco!
Infatti a volte i miei esperimenti culinari falliscono nel senso che sforno dolci duri come un mattone sbagliando il procedimento o scambiando qualche ingrediente visto che non riesco a seguire mai una ricetta alla lettera.
Questo invece è riuscito alla perfezione: morbido e goloso.
La ricetta proviene da un vecchio "Più dolci"e questa volta sono riuscita a cambiare solamente il gusto e la quantità della marmellata!



BENSONE CON MARMELLATA DI CILIEGE

INGREDIENTI : 320 gr di farina
30 gr di fecola
2 uova
120 gr di zucchero
100 gr di burro
1 fialetta di aroma limone
1/2 bustina di lievito
2 pizzichi di sale
250 gr di marmellata di ciliege
3 cucchiai di latte
zucchero in granella





ESECUZIONE: sbattere le uova con lo zucchero,aggiungere il burro sciolto,il sale e l'aroma.Unire poi le farine con il lievito.Lavorare poco e velocemente la pasta come una frolla e stenderla su un foglio di carta  forno allo spessore di 1 cm. dandole la forma rettangolare.
Spalmare sopra la marmellata lasciando liberi i bordi.Arrotolare morbidamente il rettangolo chiudendo bene i bordi.
Spennellare il dolce con il latte e spargere sopra la granella di zucchero.
Cuocere in forno caldo a 180° per 30-35 minuti.


Naturalmente potete cambiare il gusto  della  marmellata o scegliere,magari,di usare della Nutella e... potete anche dargli la forma di ciambella!!!
 
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giovedì 7 novembre 2013

UN CLASSICO


Era ormai da molto tempo che Franco,mio marito, mi chiedeva di cucinargli gli spaghetti alla puttanesca  e quindi non ho potuto fare a meno di accontentarlo.
Mi sono messa alla ricerca della ricetta sul web e ne ho trovate moltissime tutte più o meno uguali,quindi è bastato prenderne una a caso e mettermi al lavoro.


Quello che più mi ha colpito è che questo piatto viene riportato addirittura da Wikipedia.Ci dice che è tipico della cucina napoletana con una variante laziale che utilizza a oltre ad olive,pomodori,aglio,capperi ed origano,le acciughe salate.
L'origine del nome non è certa: sembra che fosse nata dalle mani del cuoco di una casa di appuntamenti,ma forse è così chiamata perchè colorata come gli abiti vistosi delle donne dai facili costumi,ma altri raccontano che questo sugo è nato per caso sfruttando i pochi ingredienti rimasti nella  dispensa di un famoso cuoco di Ischia che cucinò questo piatto per degli amici presentatosi tardi nel suo famoso ristorante.
Sinceramente non so chi abbia ragione ma posso solo dire che è un piatto molto saporito ed appetitoso e di facile esecuzione e che con semplicità sa anche rallegrare la nostra tavola con i suoi colori e con il suo profumo.
Io invece degli spaghetti ho condito con questo bel sugo delle bavette ma il risultato è stato ugualmente eccellente.


SUGO ALLA PUTTANESCA

INGREDIENTI: 320 gr di pasta formato bavette
300 gr di pelati
100 gr di olive snocciolate
4 acciughine sott'olio
50 gr di capperi sott'aceto
aglio
peperoncino
origano
olio evo
sale
prezzemolo

ESECUZIONE: in una padella con olio far sfriggere l'aglio con il peperoncino,aggiungere le olive tritate insieme ai capperi e alle acciughine.Far insaporire ed aggiungere i pomodori e spolverare con dell'origano.Portare a cottura facendo restringere il sugo e a fine cottura aggiustare di sale ed aggiungere una bella manciata di  prezzemolo tritato.
Col sugo ottenuto condire le bavette cotte al dente.



Un piatto così ha bisogno di una colonna sonora eccellente,eccola...

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domenica 3 novembre 2013

LA MARMELLATA E I CONSIGLI LETTERARI


Grande raccolta di limoni quest'anno,profumati e succosi.
Normalmente uso il succo per le pietanze come la carne ala griglia o per condire un carpaccio e la buccia grattugiata è presente in molti dolci ma stavolta erano talmente tanti e belli che era un peccato non utilizzarli.
Faccio un giro sul web e decido di provare a fare il limoncello ( che vi presenterò più avanti ).
Già ma per il limoncello si usa solo le buccia e la polpa?
E' così succosa che...marmellata,ne farò della marmellata,niente di più semplice!



MARMELLATA DI LIMONI

INGREDIENTI: 1 kg di limoni spellati a vivo
1 kg di zucchero
1 busta di fruttapec

ESECUZIONE: tagliare la polpa della frutta a pezzetti cercando di eliminare quanti più semi possibile e raccogliere nella pentola anche il succo che uscirà durante l'operazione. Aggiungere lo zucchero e la busta di fruttapec e mescolare bene.Accendere il fuoco e portare ad ebollizione mescolando ogni tanto.
Far bollire per circa 10 minuti e poi invasare in barattoli sterilizzati,chiudere bene e mettere i barattoli a freddare capovolti per facilitare il sottovuoto.


E' buonissima,dolce e leggermente acidula,appetitosa.Può essere usata al naturale sul pane o sulle fette biscottate per una merenda o una colazione o usata per farcire dolci e crostate.
Può essere arricchita con le scorze che devono essere fatte bollire in acqua più volte per togliere l'amaro e aggiunte poi a fine cottura alla marmellata.

Continuiamo parlando di libri...E CHE LIBRI!!!


APNEA di Lorenzo Amurri è un racconto autobiografico e sconvolgente ma che nello stesso tempo dà speranza,la speranza di trovare la forza di continuare a vivere nonostante il destino si accanisca contro di noi.
 Lorenzo musicista e chitarrista rock si trova a diventare tetraplegico dopo una caduta rovinosa dagli sci e dopo vari interventi chirurgici con l'aiuto della famiglia e della sua donna,che non l'abbandoneranno mai,riuscirà a risalire dall'apnea in cui era caduto.
Un bellissimo libro che si legge tutto d'un fiato soffrendo e poi risorgendo insieme al protagonista.


Finalista Premio Strega 2013. La faccia immersa nella neve, come ovatta soffice che gli toglie il fiato. È la vertigine dell'apnea. Pochi attimi prima Lorenzo stava sciando insieme a Johanna, la sua fidanzata. Un momento spensierato come tanti, ormai irrimediabilmente ricacciato indietro, in un passato lontano. Poi la corsa in ospedale in elicottero, il coma farmacologico e un'operazione di nove ore alla colonna vertebrale. Dai capezzoli in giù la perdita completa di sensibilità e movimenti. D'ora in avanti Lorenzo e il suo corpo vivranno da separati in casa. Ma l'unica cosa che conta, adesso, sono le mani. Poter riprendere a muoverle, poter ricominciare a suonare la chitarra, perché la musica è tutta la sua vita. Dalla terapia intensiva ai lunghi mesi di riabilitazione in una clinica di Zurigo, fino al momento di lasciare il nuovo grembo materno che lo ha tenuto recluso ma lo ha accudito e protetto durante la convalescenza. E il difficile reinserimento in un mondo dove all'improvviso tutto è irraggiungibile e tutti sono diventati più alti, giganti minacciosi dalle ombre imponenti. Con coraggio e determinazione Lorenzo Amurri racconta il suo ritorno alla vita. La voglia di vedere, di toccare, di sentire. Di riprendere a far tardi la notte insieme agli amici, di abbandonarsi all'amore della sua donna e riconquistare la libertà che gli è stata rubata. Ogni tappa è una lenta risalita verso la superficie, un'apnea profonda che precede un perfetto e interminabile respiro.




E L'ECO RISPOSE di Kaled Hosseini è un capolavoro,un libro magnifico che non smentisce la bravura dell'autore.Questo è,secondo me,il romanzo più bello di Hosseini che parte un po' lento ma che man mano che la storia va avanti coinvolge in maniera totale il lettore.
Emozionante e sconvolgente è la storia di due fratelli,Pari e Abdullah,separati perchè la famiglia aveva troppe bocche da sfamare, che si rincontrano dopo moltissimi anni e dopo aver vissuto vite diverse.Entrambi nonostante la lontananza si sentiranno vicini per sempre ogn'uno di loro sentirà vicino a se l'altro nonostante che Pari non si ricordi più del fratello essendo stata allontanata dalla famiglia quando era ancora molto piccola.Quando finalmente,vecchi,si ritrovano Abdullah è senza memoria ritornato bambino come quasi sempre succede alle persone anziane ma ad unirli ci sarà sua figlia che porta tra l'altro lo stesso nome della zia. Sullo sfondo la città di Kabul con tutta la sua triste storia.
Un racconto di sentimenti,amore,avventura che dimenticheremo difficilmente.

Sulla strada che dal piccolo villaggio di Shadbagh porta a Kabul, viaggiano un padre e due bambini. Sono a piedi e il loro unico mezzo di trasporto è un carretto rosso, su cui Sabur, il padre, ha caricato la figlia di tre anni, Pari. Sabur ha cercato in molti modi di rimandare a casa il figlio, Abdullah, senza riuscirci. Il legame tra i due fratelli è troppo forte perché il ragazzino si lasci scoraggiare. Ha deciso che li accompagnerà a Kabul e niente potrà fargli cambiare idea, anche perché c'è qualcosa che lo turba in quel viaggio, qualcosa di non detto e di vagamente minaccioso di cui non sa darsi ragione. Ciò che avviene al loro arrivo è una lacerazione che segnerà le loro vite per sempre. Attraverso generazioni e continenti, in un percorso che ci porta da Kabul a Parigi, da San Francisco all'isola greca di Tinos, Khaled Hosseini esplora con grande profondità i molti modi in cui le persone amano, si feriscono, si tradiscono e si sacrificano l'una per l'altra.

E per finire...



RITRATTO DI DONNA IN CREMISI di Simona Ahrnstedt  è un romanzo storico d'amore,di un amore travolgente e appassionato tra Beatrice e Seth che però,per arrivare al lieto fine, dovrà attraversare molte traversie.
Palazzi signorili e regge,saloni scintilanti,abiti sontuosi ed elegantissimi ma anche tanto amore,affetto e  emancipazione femminile così difficile e impossibile nel 1880.
Semplice e leggero ma coinvolgente,leggendolo ho ritrovato in chiave più moderna i libri di Liala che ho divorato da ragazza.


Stoccolma, 1880. È una sera di dicembre e la città è come incantata sotto una coltre di neve bianchissima. Nel foyer luccicante del Teatro dell'Opera, gremito di dame in abiti eleganti e gentiluomini dell'alta società, tra il profumo delle ciprie e l'aroma dei sigari, un uomo e una donna si incontrano. Lei è Beatrice Löwenström, dai meravigliosi capelli rosso fuoco e il viso spruzzato di lentiggini, una ragazza volitiva e ribelle che mal sopporta le rigide convenzioni borghesi degli zii con cui vive. Lui è Seth Hammerstaal, lo scapolo più discusso della capitale, con un debole per le donne belle e per le regole da infrangere. Un incontro fuggevole, eppure destinato a cambiare per sempre due vite. Perché quella sera nasce la più travolgente passione che la fredda Stoccolma abbia conosciuto: da allora le strade di Seth e Beatrice si incrociano più volte, per caso, nelle mille occasioni mondane dei salotti bene della città. Seth è incantato dall'intelligenza di Beatrice, una donna che non assomiglia a nessun'altra, e Beatrice spaventata e insieme sedotta da quest'uomo affascinante e inaffidabile, che non ha mai vissuto secondo gli schemi. Lungo le vie scivolose per la brina, dinanzi alla baia ghiacciata scintillante di luci, tra convegni notturni e passeggiate in carrozza, si consuma così un amore segreto, e per questo ancor più bruciante. Ma su Beatrice sono già stati fatti progetti e conclusi accordi che non includono né la libertà, né la felicità e tantomeno Seth...

Queste sono state le ultime mie letture e tutti e 3 i libri mi hanno regalato emozioni e mi hanno fatto vivere avventure trasportandomi ogni volta in luoghi e storie diverse.Ho pianto,sorriso,amato  e sospirato insieme ai personaggi che mi hanno regalato così momenti magici!
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