PLUMCAKE BIANCO ALLA MARMELLATA E UN BEL LIBRO

  Buonasera amici vicini e lontani, questa volta vi propongo un dolce.Dopo tutte quelle verdure un bel dolce ci sta proprio bene.

PLUMCAKE BIANCO CON LA MARMELLATA

INGREDIENTI: 200 gr di farina
1/2 bustina di lievito per dplci
200 gr di zucchero o 140 di fruttosio
100 gr di burro morbido
200 ml di panna
3 albumi
buccia grattugiata di 1 limone
4 o 5 cucchiai di marmellata
sale

ESECUZIONE:mescolare lo zucchero o il fruttosio con il burro morbido,aggiungere la panna e poi la farina a cucchiaiate.Aggiungere il lievito e per ultimi gli albumi montati a neve ferma con un pizzico di sale.Amalgamare bene gli ingredienti e versare l' impasto in uno stampo per plumcake rivestito con carta forno.Versare sopra l'impasto i cucchiai di marmellata e lasciare che affondino.
Cuocere in forno caldo a 180° per 40 minuti circa.

E' ottimo per la colazione e per la merenda dei bambini.Potete variare il suo gusto usando ogni volta una marmellata diversa.
Con questo dolce voglio partecipare alla raccolta di Francesca del blog "IMPARA L'ARTE E METTILA IN TAVOLA nella categoria "RICETTE DOLCI-META' POMERIGGIO"

Vi voglio presentare anche un libro che ho letto ultimamente e che merita secondo me un po' d'attenzione.
E' un libro di grande attualità,molto forte,in cui si parla principalmente di adolescenza.Sullo sfondo ma ugualmente molto prorompente la Lucchini di Piombino,l'azienda in cui si fabbrica l'acciaio,ed i loro operai con i loro problemi occupazionali e le loro vite alienate ed incasinate dai mille problemi di oggi.

ACCIAIO di Silvia Avallone

"Nei casermoni di via Stalingrado a Piombino avere 14 anni è difficile.E se tuo padre è un buono a nulla o si spezza la schiena nelle acciaierie che danno pane e disperazione a mezza città,il massimo che puoi desiderare è una serata al pattinodromo,o avere un fratello che comandi il branco,o trovare il tuo nome scritto su una panchina.Lo sanno bene Anna e Francesca,amiche inseparabili che tra quelle case popolari si sono trovate e scelte.Quando il corpo adolescente inizia a cambiare,a esplodere sotto i vestiti,in un posto così non hai alternative:o ti nascondi e resti tagliata fuori,oppure sbatti in faccia agli altri la tua bellezza,la usi con violenza e speri che ti aiuti ad essere qualcuno.Loro ci provano,convinte che per sopravvivere basti lottare,ma la vita è feroce e non si piega,scorre immobile senza via d'uscita.Poi un giorno arriva l'amore,però arriva male,le poche certezze vanno in frantumi e anche l'amicizia invincibile tra Anna e Francesca si incrina,sanguina,comincia a far male.
Attraverso gli occhi di due ragazzine che diventano grandi,Silvia Avallone ci racconta un'Italia in cerca d'identità e di voce,apre uno squarcio su un'inedita periferia operaia nel tempo in cui,si dice,la classe operaia non esiste più.E lo fa con un romanzo potente che sorprende e non si dimentica."

Certo non è una lettura proprio da ombrellone ma è un libro molto bello da non perdere assolutamente.Si legge  molto bene e la trama ti prende a tal punto che non lo chiuderesti mai!